lunedì 27 novembre 2017

Circolar-Mente
in collaborazione con Point Zero



MERCOLEDI’ 6 DICEMBRE 2017 

ore 15,30

Biblioteca “Primo Levi”
via IV Novembre 19, Avigliana


TUTTO IN UNA SOLA FORMA

Una Repubblica dello spirito
Le emergenze della storia 
nel BAUHAUS
                                                                                 
                  

Prof. Valter ALOVISIO

                                                                                 
Johannes ITTEN – La torre del fuoco - 1920


Il Bauhaus insegnava a pensare che la società aveva bisogno di artisti, architetti e designers educatori, mentre oggi capiamo che la società si educa e si diseduca da sola.


La sfida lanciata dal Bauhaus di superare la dicotomia tra arte e vita non si è spenta. Ancora oggi, nelle emergenze attuali della storia, la modernità di quelle sperimentazioni, solo apparentemente utopiche, ci colpisce ancora per il loro assoluto valore.

lunedì 13 novembre 2017

Giovedì 16 novembre 2017 
 ore 15,30
Sala consiliare del Comune di Avigliana
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DIGITO ERGO SUM
Comportamenti, mutazioni 
e aspettative
della Generazione Google

LORENZO ONGARO 
VINCENZO CASCONE
Insegnanti della Scuola Holden di Torino
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Lo scenario digitale è in continua evoluzione: nuove tecnologie sfidano ogni giorno le nostre definizioni tradizionali di realtà, relazioni sociali, identità.
I social media , la realtà virtuale , i bot e l’ intelligenza artificiale sono ormai nella nostra quotidianità, anche se a volte in maniera non così evidente. Facciamo presto a dimenticarlo, ma Facebook ha spento già le dieci candeline e festeggiato il miliardo di utenti globali: la “rivoluzione digitale” non è più qualcosa di nuovo, è parte di noi . In un mondo in cui le nuove terre da esplorare non sono più davanti ai nostri occhi, ma dentro i nostri computer,
come evolvono e mutano le nostre modalità di interazione e di relazione con gli altri? Ci sono strumenti in grado di aiutarci a comprendere la rivoluzione cognitiva che l’avanzamento tecnologico porta con sé? Partendo dall’analisi offerta da Alessandro Baricco nel suo saggio I barbari (2006), cercheremo di navigare fino al presente dell'innovazione digitale, spingendo il nostro sguardo nell'immediato futuro che ci attende: quali tecnologie hanno rivoluzionato realmente le nostre esistenze? Quali sono i passaggi chiave per capire l’attuale ecosistema digitale? Cercheremo di capire le dinamiche, le aspettative e lo schema valoriale dellaGenerazione Google (anche nota come MillennialsGenerazione Y e altro ancora: a ulteriore riprova della complessità insita nel cercare di analizzare questo presente “liquido”). Una generazione che preferisce la superficialità alla profondità, la velocità all’analisi, “surfando” tra dati, (fake) news, app e chat.
Se per Cartesio la certezza dell’esistenza passava attraverso il pensiero, come esprime la ben nota formula Cogito ergo sum , scopriremo come oggi l’affermazione del sé passa attraverso il presidio costante dei continenti digitali, veri e propri luoghi di incontro, di relazione e di evasione.


BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO PARZIALE:
I Barbari, Alessandro Baricco
Il nuovo Barnum, Alessandro Baricco
Per l’alto Mare, Eugenio Scalfari
Start With Why, Simon Sinek
Immersi nelle Storie, Frank Rose
Vita Liquida, Zygmunt Bauman
Internet ci rende stupidi?, Nicholas G. Carr
Perché la rete ci rende intelligenti, Howard Rheingold

Una presentazione ragionata dei testi sopra citati è reperibile nella sezione Documentazione del blog di CircolarMente (https://drive.google.com/drive/folders/0B_42KddmZxcMVGI5b3NNSWo4QmM - INDAGINE SULLA MUTAZIONE)




mercoledì 1 novembre 2017




Venerdì 10 novembre 2017 
 ore 20,45
Sala consiliare del Comune di Avigliana, p.zza Conte Rosso 7
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LE MIGRAZIONI BARBARICHE

Colonna Antonina, dettaglio – Decapitazione di nobili germanici

Colonna Antonina, dettaglio – Decapitazione di nobili germanici

Prof. ALESSANDRO BARBERO
Docente di Storia medioevale
Università del Piemonte orientale

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Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che devono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la descrizione di come si trovò per secoli l'impero romano di fronte ai barbari, prima che si esaurisse, con conseguenze catastrofiche, la sua capacità di gestire in modo controllato la sfida dell'immigrazione.

Alessandro Barbero, “Barbari: immigrati, profughi, deportati nell'impero romano”, Ed. Laterza



martedì 17 ottobre 2017



Mercoledì 25 ottobre 2017 
ore 20,45
Sala consiliare del Comune di Avigliana 
 Piazza Conte Rosso
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LA TRAGICA ANDATA 
E IL DIFFICILE RITORNO
Deportati e profughi tra Europa e Val di Susa 
durante e dopo la Seconda guerra mondiale


Claudio Vercelli
Docente di Storia contemporanea
 Università Cattolica di Milano
Franca Mariano
Comitato Resistenza Colle del Lys

Casa della Gioventù Ebraica ad Avigliana

La fine della Seconda guerra mondiale non segna la fine delle sofferenze per gli ebrei europei: i sopravvissuti alla Shoah diventano profughi. Nei Displaced Persons Camps essi devono inizialmente convivere anche con collaborazionisti del nazismo, ungheresi, rumeni e ucraini. Molti di loro hanno tentato di tornare in patria, ad Est, ma ne sono stati allontanati dalle distruzioni e dai pogrom. A decine di migliaia si riversano in Italia, in cerca di rifugio temporaneo. Nella penisola l’accoglienza fino al 1948 è gestita dall’ONU, con il sostegno delle organizzazioni sioniste, nei DP Camps ma anche in fattorie collettive e kibbutz. Quattro di queste strutture sorgono ad Ovest di Torino e in Val di Susa, a Grugliasco, Rivoli, Avigliana e Bussoleno. Qui, oltre 6.000 profughi ricevono formazione a mestieri artigianali e tecniche agricole, ma soprattutto ritrovano fiducia nell’umanità e nella vita. Clandestinamente, poiché la Gran Bretagna è contraria ad una massiccia immigrazione ebraica in Palestina, 23.500 profughi si imbarcano infine dai porti italiani verso la Terra Promessa.       Franca Mariano

La storia delle società di massa è storia anche di mobilità e di mobilitazioni. La mobilità deriva dallo spostamento, volontario o coatto, di un grande numero di persone dai loro luoghi di origine verso altre terre. Le mobilitazioni sono quegli eventi sociali dove una non meno rilevante quantità di individui viene indotta o costretta a svolgere una serie di attività tra di loro coordinate, per il raggiungimento di un obiettivo in genere imposto da un’autorità o da una élite dirigente perlopiù non scelta democraticamente. Il fenomeno delle deportazioni nei campi di concentramento e di sterminio nazisti storicamente si inserisce, sia pure con la sua assoluta specificità, nel percorso di ridisegno sociale, politico e demografico che il Terzo Reich e i suoi alleati fascisti avevano stabilito come obiettivo fondamentale della Seconda guerra mondiale. L’identificare alcune analogie, ma anche le molte differenze, con gli spostamenti forzati di massa che hanno attraversato il Novecento è un impegno utile per meglio comprendere il senso del secolo che abbiamo da poco lasciato alle nostre spalle. Riflettere su ciò che è stato rimane la premessa per capire quale potrà essere il futuro delle nostre società.      Claudio Vercelli

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Franca Mariano è laureata in filosofia. E’ membro dell’Esecutivo del Comitato Resistenza Colle del Lys, associazione per cui ha curato diverse ricerche. Ha curato la sezione dedicata alla Resistenza dell’ecomuseo delle Guide alpine di Balme e, in quel contesto, ha pubblicato “Resistenze tra memoria e storia. Balme e le valli di Lanzo 1938-1945” (Blu Edizioni, 2007). Ha curato il progetto“I Giusti della montagna”, pubblicando con Dario Airola e Roberto Bergamino la guida “I Giusti della montagna. 19 escursioni sui sentieri nelle valli di Lanzo” (Uja Edizioni, 2010). Infine, in occasione dei venticinque anni di vita del Comitato Resistenza Colle del Lys, ha pubblicato con Fernanda Dalmasso “Progettare la memoria” (Graffio Edizioni, 2017).

Claudio Vercelli è docente a contratto all'Università Cattolica di Milano presso il Master di I livello Fonti, storia, istituzioni e norme dei tre monoteismi: ebraismo, cristianesimo e Islam per la direzione di Paolo Branca . Ha svolto inoltre attività di ricerca di storia contemporanea presso l'Istituto di studi storici Salvemini di Torino, per il quale ha condotto il programma didattico pluriennale Usi della storia, usi della memoria . Per la Fondazione Università popolare di Torino è titolare dell'insegnamento di Storia contemporanea. Su incarico dell’Unione delle comunità ebraiche italiane è docente per i corsi di Storia del sionismo e dello Stato d’Israele in via di realizzazione per l’a.a. 2016-2017. Per il Centro Servizi Didattici della Città metropolitana di Torino, già Provincia di Torino, da quindici anni conduce in qualità di docente, programmi sulla storia contemporanea rivolti al triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Le sue aree di competenza sono la storia europea del Novecento, quella mediorientale e i regimi totalitari.Giornalista pubblicista, è collaboratore, tra gli altri, di Pagine ebraiche, Moked, delle testate online Doppiozero e Nazione Indiana, nonché del periodico Prometeo. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi Tanti Olocausti. La deportazione e l'internamento nei Lager nazisti (La Giuntina, Firenze 2005); Israele e Palestina: una terra per due (Ega, Torino 2005); Israele. Storia dello Stato 1881-2008, dal sogno alla realtà (La Giuntina, Firenze 2007-2008); Breve storia delloStato d'Israele (Carocci, Roma 2009); Storia del conflitto israelo-palestinese (Laterza, Roma-Bari 2010); Triangoli viola. La persecuzione e la deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti (Carocci, Roma 2012); Il negazionismo. Storia di una menzogna (Laterza, Roma-Bari 2013). E' inoltre coautore del manuale di storia per i licei e l'università Nel segno dei tempi. Milleduemila: un mondo al plurale , per la cura di Valerio Castronovo (La Nuova Italia, Firenze 2009-2015); Il dominio del terrore. Deportazioni, migrazioni forzate e stermini nel Novecento (Salerno editrice, Roma 2016) insieme alla cocuratela, con Francesca Romana Recchia Luciani, del volume collettaneo Pop Shoah? Immaginari del genocidio ebraico (Il Nuovo Melangolo,Genova 2016). Per il 2017 pubblicherà Soldati. Una storia sociale dell'esercito italiano, dall'Unità ad oggi (Laterza, Roma-Bari 2017) e Il sionismo. Tra diaspora e Israele (Carocci, Roma 2017).







mercoledì 4 ottobre 2017



Venerdì 13 ottobre 2017 – ore 17
Auditorium Scuola “Defendente Ferrari”
Via Cavalieri di Vittorio Veneto 3

PRIMO LEVI 
AD AVIGLIANA

Ingresso fabbrica di vernici Duco

Piero Bianucci - Giornalista e divulgatore scientifico
Davide Bucci - Docente universitario Politecnico di Grenoble
Pietro Scarnera - Scrittore e autore di graphic novel

Con la testimonianza di un percorso didattico elaborato da due classi della Scuola media di Avigliana nell'anno 1987

Nel territorio del Parco di Avigliana si trovano ancora alcuni edifici fatiscenti di un’ormai dismessa fabbrica di esplosivi (il Dinamitificio Nobel), nel cui ricordo si è allestito un museo. Un'altra serie di edifici costituiva invece lo stabilimento di vernici Duco-Montecatini, dove trovò lavoro lo scrittore Primo Levi nei mesi che vanno da gennaio 1946 a giugno 1947, dopo l'esperienza traumatica del
campo di concentramento: “Cercavo affannosamente lavoro, e lo trovai nella grande fabbrica in riva al lago, ancora guasta per la guerra, assediata in quei mesi dal fango e dal ghiaccio”. In questo periodo egli poté compiere esperienze importanti per il suo percorso professionale, risolvendo fra l'altro il problema tecnico delle vernici "impolmonite", ma soprattutto ritrovò la voglia di vivere come uomo innamorato e di testimoniare attraverso la scrittura .
É infatti nella foresteria Nobel, dove era alloggiato, che prese forma la prima stesura di “Se questo è un uomo”. Nei sui scritti Levi tornò più volte sull'esperienza aviglianese raccontandola per esteso nel capitolo Cromo de “Il sistema periodico”.
A ricordare questi momenti fondamentali nella vita di colui che, anche a livello internazionale, è ormai unanimemente riconosciuto come uno degli scrittori più importanti del Novecento e non solo come testimone dei terribili accadimenti della seconda guerra mondiale, saranno i relatori:
- Piero Bianucci, che con Primo Levi ebbe un carteggio molto particolare pubblicato ne “L'uovo del futuro”
- Pietro Scarnera, che su Levi ha scritto “Una stella tranquilla”, graphic novel vincitrice del Fauve Prix Révélation, Festival d'Angoulême

- Davide Bucci, appassionato lettore di Levi, che ha stimolato l'iniziativa di Circolarmente.

giovedì 14 settembre 2017


Domenica 24 settembre 2017

Passeggiata 
nei Luoghi di Primo Levi 
ad Avigliana

    

Ritrovo ore 14,00 presso 
la libreria La casa dei libri, c.so Laghi 31
Percorso attraverso i luoghi 
dell'ex fabbrica di vernici Duco - Montecatini
Arrivo e rinfresco finale, 
previsto intorno alle ore 17, 
nella biblioteca Primo Levi, via IV Novembre 19
(in caso di pioggia la passeggiata è rinviata 
a domenica 1 ottobre)



A trenta anni dalla scomparsa Primo Levi è unanimemente riconosciuto, anche a livello internazionale, come uno scrittore a tutto tondo e non solo come testimone dei terribili accadimenti della seconda guerra mondiale.
Da un'analisi delle sue opere emerge che il periodo da lui trascorso ad Avigliana, lavorando nello stabilimento di vernici Duco - Montecatini, sia stato fondamentale per il ritorno alla vita e per tracciare la via delle sue scelte dopo Auschwitz.
Da questi presupposti è partita la nostra ricerca nei Luoghi di Levi che sono quelli citati in vari testi: lo stabilimento Duco con la mensa, l'infermeria, il laboratorio delle vernici alchidiche, e la foresteria della Nobel, dove scrisse, in parte a mano in parte a macchina, quello che è considerato uno dei testi fondamentali del '900: Se questo è un uomo, pubblicato nel 1947 dalla casa editrice De Silva.
L'esperienza aviglianese di Levi, che dura dal 21 gennaio 1946 al giugno 1947 è stata estremamente significativa, come emerge dalla lettura del capitolo Cromo de Il sistema periodico. In sintesi, in tre giorni, dal sabato 9 febbraio al lunedì 11 febbraio (corrispondente al titolo della poesia inclusa nella raccolta Ad ora incerta dedicata alla moglie Lucia Morpurgo) Primo Levi riprende a vivere come chimico, come uomo, come scrittore.


domenica 10 settembre 2017


PROGRAMMA 2017/2018
Con il patrocinio del Comune di Avigliana

EMERGENZA
E
MEMORIA

René Magritte - Il castello dei Pirenei (1959)

Il programma annuale 2017/18, pur nella varietà delle questioni poste e nella diversità  di approccio ai temi,  si snoda attorno al filo conduttore  di due parole chiave, Emergenza e Memoria.
Intendiamo qui utilizzare la parola Emergenza sia nel senso di uso comune, là dove indica qualcosa che spaventa o quanto meno inquieta, sia nel suo significato etimologico, facendo riferimento a ciò che nella realtà emerge come esito di un processo storico di stratificazioni in cui talvolta si celano, accanto ai pericoli, anche  nuove opportunità da intraprendere a nostro vantaggio.
Pensiamo inoltre che lo sguardo sulla realtà non debba essere immemore perché, quando questo accade, viene ad essere annullata la profondità temporale dei processi e la complessità delle relazioni, siano essi storici o naturali, e tutto si presenta come uno scenario unidimensionale, facilmente manipolabile, i cui potenziali pericoli non vengono percepiti.
Il programma di CircolarMente sarà dunque un’occasione per  parlare di noi e del tempo, del lungo passato da cui veniamo e  che non tramonta facilmente come talvolta supponiamo, della trama complessa del presente  in cui viviamo e del futuro che sarà la nostra casa e che in molte occasioni è già cominciato.


PRIMA PARTE

Domenica 24 settembre 2017
Passeggiata domenicale
SULLE TRACCE DI PRIMO LEVI
Ritrovo e partenza ore 14 presso la libreria 
"La casa dei libri", c.so Laghi 31, 
percorso nei luoghi dell'ex fabbrica di vernici 
"Duco - Montecatini" e rinfresco finale 
nella biblioteca "Primo Levi", via IV Novembre 19

Venerdì 13 ottobre 2017 – ore 17.00
(Auditorium  Scuola “Defendente Ferrari”)
PRIMO LEVI AD AVIGLIANA
Piero Bianucci 
Giornalista e divulgatore scientifico
Davide Bucci 
 Docente universitario Politecnico di Grenoble
Pietro Scarnera 
Scrittore e autore di graphic novel

e la testimonianza di un percorso didattico elaborato
da una classe della Scuola media di Avigliana nel 1987

Mercoledì 25 ottobre 2017 – ore 20.45
(Sala consiliare)
LA TRAGICA ANDATA 
E IL DIFFICILE RITORNO
Deportati e profughi tra Europa e Val di Susa 
durante e dopo la Seconda guerra mondiale
Claudio Vercelli  
Docente di Storia contemporanea
Franca Mariano
Comitato Colle del Lys

Venerdì 10 novembre 2017 – ore 20.45
(Sala consiliare)
LE MIGRAZIONI BARBARICHE
Alessandro Barbero
Docente di Storia medioevale 
all’Università del Piemonte orientale

Giovedì 16 novembre 2017 – ore 15.30
(Sala consiliare)
 DIGITO ERGO SUM
Comportamenti, mutazioni e aspettative 
della Generazione Google
Lorenzo Ongaro e Vincenzo Cascone
Insegnanti della Scuola Holden di Torino


Mercoledì 6 dicembre 2017 – ore 15.30
(Biblioteca “Primo Levi”)
TUTTO IN UNA SOLA FORMA
Una repubblica dello spirito: 
le emergenze della storia nella Bauhaus
Valter Alovisio
Docente di Letteratura italiana e scultore

SECONDA PARTE

Mercoledì 7 febbraio 2018 – ore 15.30
(Biblioteca “Primo Levi”)
IL FUTURO DELLA PROCREAZIONE
Maurizio Balistrieri
Docente di Bioetica all’Università di Torino

Mercoledì 21 febbraio 2018 – ore 20.45
(Sala consiliare)
ORIENTAMENTO SESSUALE, 
GENERE E IDENTITA’:
TRE CONCETTI CHIAVE 
PER NON CONFONDERSI
Mirella Rostagno
Psicoterapeuta e Vicedirettore dell’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica

Mercoledì 7 marzo 2018 – ore 20.45
(Auditorium "D. Bertotto")
NUOVE FORME 
DI CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
E DI DELINQUENZA GIOVANILE
Fabio Armao
Docente di Sociologia all’Università di Torino

Mercoledì 21 marzo 2018 – ore 20.45
(Auditorium "D. Bertotto")
WEB E DEMOCRAZIA
Roberto Saracco
Presidente Istituto Europeo
 per l’Innovazione  e la Tecnologia

Mercoledì 11 aprile 2018 – ore 20.45
(Sala consiliare)
MEMORIA E TERRITORIO
Egidio Dansero
Docente di Geografia politica ed economica
all’Università di Torino

Mercoledì 9 maggio 2018 – ore 20.45
(Sala consiliare)
LA SPECIFICITA’ 
DELL’IMMIGRAZIONE CINESE
 IN ITALIA
 Giovanni Andornino
Docente di Relazioni internazionali 
dell’Asia orientale all’Università di Torino

Terza settimana di maggio 
VISITA GUIDATA AL MAO
(Museo d’Arte Orientale di Torino)
Marco Guglielminotti Trivel
Curatore del MAO per l’Asia orientale

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SEDI INCONTRI

Incontri serali:
Sala Consiliare del Comune di Avigliana
Piazza Conte Rosso 7

Incontri pomeridiani:
Biblioteca Comunale “Primo Levi”
via IV Novembre 19

Auditorium "D. Bertotto" 
 Scuola “Defendente Ferrari”
via Cavalieri di Vittorio Veneto 3


Ogni eventuale variazione del programma verrà tempestivamente comunicata.
Per essere sempre aggiornati vi invitiamo a lasciarci, se non l'avete già fatto, il vostro indirizzo mail e a  tenervi in contatto con CircolarMente tramite il blog, dove è possibile trovare o segnalare spunti di approfondimento e di confronto.





domenica 9 luglio 2017


A conclusione delle attività 2016/2017, ringraziamo tutti coloro che hanno seguito le nostre proposte culturali, dedicandoci una parte del proprio tempo. 


BUONA ESTATE A TUTTI!
 
 Il programma del prossimo anno sarà presentato nella prima settimana di ottobre, in prossimità dell'avvio delle attività relative al 2017/2018

martedì 9 maggio 2017

Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20,45
Sala consiliare del Comune di Avigliana
(piazza Conte Rosso 7)
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Le trasformazioni del tessuto
industriale ed economico
nel torinese e nella Valle di Susa

Risultati immagini per industria torino

Prof. Giuseppe Berta
Docente di Storia contemporanea – Università Bocconi
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Torino e il Piemonte hanno attraversato una lunga transizione da un modello di economia prevalentemente centrato sull'industria a una situazione (non parlerei di modello) in cui, se la produzione industriale riveste ancora un ruolo importante, non può essere qualificata come l'agente fondamentale del cambiamento economico.
Il nostro territorio riflette insomma le difficoltà e le contraddizioni che caratterizzano in quest'epoca l'economia italiana, che ha abdicato al suo assetto storico senza approdare a una nuova e compiuta configurazione.
In Piemonte, in particolare, colpisce il fatto che la riduzione dell'insediamento e delle basi sociali dell'industria si sia accompagnata a una perdita complessiva di peso economico. Infatti non è avvenuto il passaggio da un sistema economico centrato sulla manifattuta a quella che in genere si definisce una”service economy” moderna, ma si è semplicemente verificato un processo di terziarizzazione che ha dato luogo alla sostituzione delle occupazioni di tipo industriale con un arcipelago piuttosto indifferenziato di attività di tipo terziario.
Tali attività sono caratterizzate da: a) un basso grado di digitalizzazione, b) una bassa propensione all'internazionalizzazione, c) una scarsa valorizzazione della qualità del lavoro e d) un insufficiente assetto di impresa.
L'insieme di queste condizioni ha contribuito a determinare una performance affievolita del nostro sistema economico, che stenta a produrre nuove e avanzate opportunità di lavoro.
Tali condizioni sono state inoltre incentivate dalle tendenze demografiche della nostra area che vedono un invecchiamento più elevato della popolazione insieme a un grado di scolarità insufficiente per la transizione economica che il Piemonte sta vivendo.
Dunque, sono molti i problemi di prospettiva che devono far riflettere sul futuro economico e sociale di Torino e del territorio piemontese nel suo complesso.


                                                                                      Il relatore

mercoledì 26 aprile 2017

Venerdì 5 maggio 2017
ore 15,30 - Sala consiliare del Comune di Avigliana
(piazza Conte Rosso 7)

Memoria e azione”

incontro con
Prof. Gianluca Cuozzo
Docente di Filosofia teoretica – Università di Torino
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Un nuovo principio dell’agire etico, dal punto di vista di un pensiero ecosofico, potrebbe essere il seguente: agisci in modo che ogni tua azione sia sempre, in ogni momento del suo sviluppo teleologico, potenzialmente reversibile. Chi bene agisce, in tal caso, è un attore rivolto anzitutto all’indietro, capace di mettere in discussione i presupposti della propria prassi, di sciogliere il processo di deliberazione in modo alternativo a quanto è stato intrapreso. Ciò vuol dire essere dotati di una memoria prodigiosa, rispetto alla quale nulla deve essere considerato come perduto. L’espressione “ritornare sui propri passi”, un modo di dire apparentemente scontato, in realtà nasconde un grande principio etico; in essa si cela una disposizione d’animo che, tradizionalmente, è definita pentimento, assunzione di responsabilità, coscienza della possibile colpevolezza, nonché come il preservar memoria vigile dei sacrifici e delle rinunce cui mi ha indotto un determinato proposito – atteggiamento critico che ci porta a considerare, alla stregua di un fine in sé, qualsiasi tappa intermedia si frapponga fra il processo decisionale (deliberazione) e la prassi orientata a un fine che ne deriva (compimento, riuscita dell’azione).

Moretti&Vitali Editori S.r.l.
Sede: Via Segantini 6/A - 24128 Bergamo - Italia
tel 035 251300 - fax 035 4329409
skype: mev.redazione

lunedì 27 marzo 2017

Mercoledì 5 aprile 2017 - ore 20,45
Sala consiliare del Comune di Avigliana, 
piazza Conte Rosso 7
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La sfida dell'ambiente all'economia”
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incontro con
Prof. Marco Bagliani
Docente di Geografia economico-politica 
 Università di Torino
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Fin dalle prime civiltà stanziali, legate all’avvento delle produzioni agricole e dell’allevamento, il rapporto fra ambiente ed attività economiche umane è stato basato su una concezione del primo al completo servizio delle seconde. L’ambiente ha da sempre rappresentato la “dispensa inesauribile” dalla quale attingere tutto ciò che serviva ad alimentare la “produzione” ed il “contenitore incolmabile” nel quale riversare tutti gli scarti residui. Un rapporto che le ridotte dimensioni delle attività economiche complessivamente messe in atto è stato a lungo “tollerato” dall’ambiente. La rivoluzione industriale ed agricola, lo sviluppo tecnologico, la collegata esplosione demografica, hanno negli ultimi tre secoli accresciuto l’impatto dell’economia sull’ambiente fino a livelli che moltissimi parametri dimostrano essere ormai ecologicamente insostenibili. Fino ad imporre l’obbligo di una radicale “trasformazione” del rapporto ambiente-economia, al ribaltamento totale dei ruoli con la seconda che deve, entro tempi rapidi e certi, rimodularsi su una totale compatibilità con il primo. Un cambio di paradigma tanto indispensabile quanto difficile da mettere in atto. Lo vedremo insieme esaminando i dati più preoccupanti dell’attuale impatto, a partire dal cambiamento climatico, e le correzioni nei processi produttivi ed economici da subito auspicabili.



lunedì 13 marzo 2017


Giovedì 23 marzo 2017 - ore 15,30
Biblioteca "Primo Levi" di Avigliana
via IV Novembre 19
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"Cittadini senza cittadinanza:
i figli dell'immigrazione
fra inclusione ed estraneità"
Prof.ssa Roberta Ricucci
Docente di Sociologia dell'Islam - Università di Torino
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Il passaporto accorpa e divide: il suo possesso apre la porta al welfare , ad alcune professioni, alla partecipazione politica. E' il simbolo che separa i cittadini dagli stranieri, dagli immigrati, da coloro che non posseggono i requisiti (di sangue, di lingua, di appartenenza religiosa...) per beneficiare dei vantaggi dell'essere membri di una specifica collettività. Ma cosa significa, oggi, essere cittadini? Cosa significa vivere in un paese da stranieri? Cosa vuol dire nascere in un paese, frequentarne le scuole, conoscerne la lingua e le tradizioni, continuare a essere percepiti come immigrati? E' questo il destino di molti giovani, di molte cosiddette “seconde generazioni”, ragazzi e ragazze figli dell'immigrazione. La loro presenza nelle scuole, nei quartieri, nelle associazioni e nel mondo del lavoro scrive la storia dell'Italia di oggi: un paese il cui pluralismo culturale, linguistico, religioso non è più un fenomeno nuovo, repentino e per questo spiazzante. Esiste dunque un'altra storia da raccontare, quella di chi ormai è inserito pienamente nel contesto italiano, parte del tessuto produttivo, sociale e culturale. Le parole delle componenti più giovani di questa parte del paese saranno la guida nell'esplorare cosa significhi “chiedere di ottenere la cittadinanza, pur sentendosi italiani”, cosa significhi diventare adulti nell'unico paese che si considera come il proprio ed essere esclusi dai pieni diritti di cittadinanza.


martedì 28 febbraio 2017


Venerdì 10 marzo 2017 - ore 20,45
Sala Consiliare del Comune di Avigliana,
piazza Conte Rosso 7
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La democrazia alla sfida
del multiculturalismo”


incontro con
Prof.ssa Valentina Pazé
Ricercatrice di Filosofia politica
Università di Torino
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In un paese in cui vige ancora l’arcaico principio dello ius sanguinis e gli immigrati continuano a subire gravi discriminazioni, il multiculturalismo viene spesso avvertito come una minaccia ai nostri valori e al nostro modo di vivere. Ma per rendersi conto se le paure sono fondate bisogna innanzitutto capire. Che cos’è il multiculturalismo? E’ un fenomeno nuovo o da sempre esistente? In che senso rappresenta una “sfida” per le istituzioni democratiche?