lunedì 27 marzo 2017

Mercoledì 5 aprile 2017 - ore 20,45
Sala consiliare del Comune di Avigliana, 
piazza Conte Rosso 7
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La sfida dell'ambiente all'economia”
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incontro con
Prof. Marco Bagliani
Docente di Geografia economico-politica 
 Università di Torino
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Fin dalle prime civiltà stanziali, legate all’avvento delle produzioni agricole e dell’allevamento, il rapporto fra ambiente ed attività economiche umane è stato basato su una concezione del primo al completo servizio delle seconde. L’ambiente ha da sempre rappresentato la “dispensa inesauribile” dalla quale attingere tutto ciò che serviva ad alimentare la “produzione” ed il “contenitore incolmabile” nel quale riversare tutti gli scarti residui. Un rapporto che le ridotte dimensioni delle attività economiche complessivamente messe in atto è stato a lungo “tollerato” dall’ambiente. La rivoluzione industriale ed agricola, lo sviluppo tecnologico, la collegata esplosione demografica, hanno negli ultimi tre secoli accresciuto l’impatto dell’economia sull’ambiente fino a livelli che moltissimi parametri dimostrano essere ormai ecologicamente insostenibili. Fino ad imporre l’obbligo di una radicale “trasformazione” del rapporto ambiente-economia, al ribaltamento totale dei ruoli con la seconda che deve, entro tempi rapidi e certi, rimodularsi su una totale compatibilità con il primo. Un cambio di paradigma tanto indispensabile quanto difficile da mettere in atto. Lo vedremo insieme esaminando i dati più preoccupanti dell’attuale impatto, a partire dal cambiamento climatico, e le correzioni nei processi produttivi ed economici da subito auspicabili.



lunedì 13 marzo 2017


Giovedì 23 marzo 2017 - ore 15,30
Biblioteca "Primo Levi" di Avigliana
via IV Novembre 19
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"Cittadini senza cittadinanza:
i figli dell'immigrazione
fra inclusione ed estraneità"
Prof.ssa Roberta Ricucci
Docente di Sociologia dell'Islam - Università di Torino
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Il passaporto accorpa e divide: il suo possesso apre la porta al welfare , ad alcune professioni, alla partecipazione politica. E' il simbolo che separa i cittadini dagli stranieri, dagli immigrati, da coloro che non posseggono i requisiti (di sangue, di lingua, di appartenenza religiosa...) per beneficiare dei vantaggi dell'essere membri di una specifica collettività. Ma cosa significa, oggi, essere cittadini? Cosa significa vivere in un paese da stranieri? Cosa vuol dire nascere in un paese, frequentarne le scuole, conoscerne la lingua e le tradizioni, continuare a essere percepiti come immigrati? E' questo il destino di molti giovani, di molte cosiddette “seconde generazioni”, ragazzi e ragazze figli dell'immigrazione. La loro presenza nelle scuole, nei quartieri, nelle associazioni e nel mondo del lavoro scrive la storia dell'Italia di oggi: un paese il cui pluralismo culturale, linguistico, religioso non è più un fenomeno nuovo, repentino e per questo spiazzante. Esiste dunque un'altra storia da raccontare, quella di chi ormai è inserito pienamente nel contesto italiano, parte del tessuto produttivo, sociale e culturale. Le parole delle componenti più giovani di questa parte del paese saranno la guida nell'esplorare cosa significhi “chiedere di ottenere la cittadinanza, pur sentendosi italiani”, cosa significhi diventare adulti nell'unico paese che si considera come il proprio ed essere esclusi dai pieni diritti di cittadinanza.