venerdì 15 marzo 2019

Mercoledì 27 marzo 2019 – ore 20.45
Auditorium “D.Bertotto” (Scuola Media “D.Ferrari”)
Ingresso libero


“I DIVERSI MODI DI ABITARE IL PAESAGGIO,
FRA PASSATO E FUTURO"


“Durante la serata sarà mostrato un video di Avigliana realizzato con i droni”


Relatore: Arch. Giorgio Ferraris

Il Paesaggio è in divenire. Quali sono le modalità per una evoluzione sostenibile? Dopo i disastri del dopoguerra, come trovare la mediazione tra la tutela del paesaggio e la sua trasformazione coerente e sostenibile?
Da una analisi dei luoghi e delle necessità, alla luce della complessa disciplina vigente e di prossima attuazione, emerge l’importanza di trovare una via equilibrata per tutelare i luoghi del passato e contemporaneamente intervenire nella trasformazione e nel riuso dei beni esistenti, limitando il consumo del suolo, anche, dove occorra, mediante demolizione e coerente ricostruzione.
Miglioramento antisismico ed energetico: questi sono i nuovi paradigmi dell’evoluzione dell’architettura e del paesaggio. Così come il recupero della natura e della mitigazione vegetale.
Si avverte come la teoria però si scontri troppo spesso con una scarsa cultura del progetto, con una tardiva e spesso immorale esibizione degli interventi che vengono proposti, con una normativa ed una pianificazione non sempre efficaci. Si possono portare decine di esempi maldestri e, per fortuna, altrettanti esempi virtuosi.
Ognuno deve fare la sua parte, magari con l’utilizzo di nuove tecnologie di rilievo e di analisi del territorio, come laser scanner e droni, per una evoluzione coerente e funzionale del paesaggio, con una progettazione sempre rispettosa ed in armonia con il contesto, anche quando il desiderio di segnare il territorio con gesti vistosi rischi di spingere i progettisti ad esibire interventi incoerenti e fuori luogo.
Il Relatore

sabato 2 marzo 2019

Mercoledì 13 marzo 2019 – ore 20.45
Auditorium “D.Bertotto” (Scuola Media “D.Ferrari”)
Ingresso Libero


“IL FUTURO DEL LAVORO”


Relatore: Giovanni Ferrero
Pres. ISMEL (Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali)

Siamo in una fase di reale e profondo cambiamento del modo di produzione e di distribuzione della ricchezza. Finisce l'industria così come è stata concepita all'inizio del '900, cadono anche i meccanismi di redistribuzione del reddito e di solidarietà sviluppati nel passato. Il futuro sarà quindi segnato da profondi cambiamenti, certamente sostenuti e sospinti dall'innovazione tecnologica ma la cui rilevanza sociale e etica sarà preminente. In questo senso il futuro non è condizionato da uno sviluppo oggettivo della scienza ma sarà segnato dall'organizzazione sociale che vorremo costruire e dai valori che collocheremo al suo interno. Non è pensabile un aumento crescente della competizione se non si introducono momenti forti di solidarietà e di coesione.
Il Relatore.