Giovedì
16 aprile 2015 alle ore 15,30
nella
Biblioteca “Primo Levi” di Avigliana
"Ricordi
di una donna"
Dall'Italia
all'Africa... il viaggio di una vita
conversazione
con
Maria
Teresa Giai-Coletti
Maria
Teresa ha nove anni quando a Venezia si imbarca con la mamma e il
fratellino per raggiungere il padre immigrato in Sudafrica.
Sradicata
dagli affetti, inizia per lei un lungo cammino verso una difficile e
contraddittoria integrazione in un paese dominato dall'apartheid in
cui la sua storia personale si intreccia saldamente con le lotte per
la fine della segregazione razziale e la costruzione di uno stato
democratico.
Un racconto emozionato ed emozionante quello di Maria Teresa, che inizia con la partenza a 9 anni da Avigliana, per raggiungere con un viaggio avventuroso in terza classe, sul translatlantico Gerusalemme , Durban, in Sudafrica.
RispondiEliminaSubito si presenta un mondo molto diverso, descritto con gli occhi di una bambina che scopre nuovi paesaggi, usanze, costumi e con l'inizio della scuola anche umiliazioni ed isolamento, fatica di integrazione, la difficolta di imparare due lingue: l'inglese e poi l'afrikaneer.
Si affaccia in famiglia la realtà dell apartheid con la presenza dei servitori neri nelle case e poi la presa di coscienza giovanile dell'ingiustizia diffusa e la necessità della ribellione allo status quo.
Dal 1948 al 1994 la politica della segregazione razziale opprime il Sudafrica e la rivolta di Soweto del 1976 vede la popolazione nera ribellarsi e iniziare il lungo cammino per i diritti. Tutto questo, la grande Storia, nella narrazione della scrittrice si interseca con la storia personale: l'emancipazione, la realizzazione professionale con il suo lavoro di insegnante, la creazione di una famiglia , il sofferto ottenimento della cittadinanza sudafricana e la condizione comune agli emigranti, essere un po' di qua e un po' di là o di nessun luogo.
Ma sopra di tutto si avverte una nostalgia profonda dell' Italia o forse ancora più profonda la nostalgia dell'infanzia vissuta all'ombra del campanile di San Giovanni e sui ciottoli della piazza Conte Rosso.
La possibilità di riottenere la cittadinanza italiana unisce ulteriormente i due mondi che Maria Teresa tiene insieme con tenacia ed affetto.