venerdì 7 maggio 2021

 

Mercoledì 12 maggio alle ore 17.45    incontro on line su piattaforma zoom

 Sostenibilità e Centri Minori, una proposta per le sfide di oggi. 

Un esercizio tra filosofia, indizi sociali e interpretazioni tecnologiche.



Relatore: Gianni Colombo 
 già membro del Governing board dell'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia   Lunga esperienza e ruoli di responsabilità nel campo dell Ricerca e Innovazione del settore ICT

 L’elaborazione scientifica sulle prospettive ambientali, raccolta e sintetizzata dagli organismi internazionali (ad esempio da Itergovernmental Panel on Climate Change – IPCC) ha dimostrato che gli obietti di Parigi 2015 (1.5-2C di aumento massimo della temperatura entro il 2100) non possono essere raggiunti se non attraverso misure urgenti e radicali. Anche assumendo che la comunità internazionale sia in grado di adottarle, esistono non trascurabili probabilità che quei limiti vengano superati, con conseguenze disastrose sulle condizioni di vita del pianeta. Gli obiettivi di sostenibilità adottati dall’ONU (Agenda 2030) includono, con le finalità strettamente ambientali, anche quelle sociali, in risposta alle crescenti disuguaglianze (ingiustizia economica, disgregazione sociale, disoccupazione, discriminazione) che questo modello di sviluppo crea anche nelle società più avanzate.

In questa situazione, Una sfida fondamentale è come coniugare le esigenze sociali e ambientali attraverso progetti di sviluppo in grado di affrontare le contraddizioni di oggi e di garantire al contempo stabilità sociale ed ambientale.

Nel mio intervento cercherò di dimostrare che un rinnovato ruolo dei centri minori (piccole città e comunità periferiche) può creare condizioni favorevoli per uno sviluppo sostenibile nel senso dell’Agenda 2030. Per procedere farò riferimento ad alcuni degli obiettivi innovativi proposti nel Piano Next Generation EU: la conversione energetica, il processo produttivo, la digitalizzazione. Queste prospettive saranno interpretate come opportunità per avviare e consolidare nuovi modelli economici e sociali. Cercherò di mostrare come il principio responsabilità (sviluppato cinquant’anni fa dal filosofo tedesco Hans Jonas) possa fornire un formidabile riferimento etico per orientare in modo sostenibile lo sviluppo dei centri minori.

La discussione consentirà di trarre alcune considerazioni politiche sulla sostenibilità, sul processo democratico e sull’importanza della consapevolezza personale e dell’impegno sociale nei processi di trasformazione che si profilano all’orizzonte.