martedì 24 novembre 2015

Giovedì 3 dicembre 2015
ore 15,30

Auditorium scuola media “Defendente Ferrari”
via Cavalieri di Vittorio Veneto 3, Avigliana

"Franz Kafka,
ai confini dell'umano”

Prof. Gianluca Cuozzo
Docente di Filosofia teoretica
Università di Torino


Animali, insetti, strani esseri meccanici sono alcuni dei personaggi dei racconti di Kafka. Essi rappresentano il rimosso, ciò che abbiamo dimenticato, ma che ha a che vedere con ciò che siamo nella nostra vita quotidiana.
La nostra esistenza è segnata in profondità da una Legge che, sebbene imperiosa, si presenta a noi come l’enigmatico in sé: una Legge che vige senza significare, rispetto a cui l’azione si configura come colpevolezza naturale.
Come uscire da questo contesto colpevole che attanaglia il vivente? Non vi è in fondo uno strato rapporto tra famiglia, burocrazia e mondo del diritto? Kafka rispose a questi enigmi con storie paradossali. Seguirle fini in fondo ci aiuta a capire il nostro presente. 




giovedì 12 novembre 2015


Mercoledì 18 novembre 2015
ore 20,30
Sala consiliare Comune di Avigliana
p.zza Conte Rosso 7

 Il caso Bosnia”

Dott.ssa Donatella Sasso
Ricercatrice Istituto Salvemini
Giornalista freelance


A vent’anni dal genocidio di Srebrenica e dagli Accordi di Pace di Dayton, il passato del conflitto consumatosi sui territori della ex Jugoslavia grava ancora pesantemente sul presente della Bosnia Erzegovina.
La Costituzione elaborata nel 1995 ha delineato uno stato frammentato sul piano politico, come su quello umano ed educativo, secondo i medesimi principi nazionalisti che hanno fomentato la guerra degli anni novanta e, pur garantendo un ventennio di pace, non ha risolto gran parte dei problemi dei cittadini.
La Bosnia di oggi, fra proteste della società civile, tentativi di ricostruire una cittadinanza piena e non sottoposta a vincoli identitari, si scontra con politiche di revisionismo storico, un forte tasso di disoccupazione e istituzioni deboli sul piano sia interno sia internazionale.
È ancora possibile superare queste difficoltà e attraverso quali modalità la Bosnia può incamminarsi sul sentiero del riconoscimento dei diritti e della piena cittadinanza?


lunedì 2 novembre 2015


Mercoledì 11 novembre 2015
ore 20,30
Sala consiliare Comune di Avigliana
p.zza Conte Rosso 7


I difficili percorsi della migrazione
negli ultimi vent'anni”

Dott. Claudio Vercelli
Ricercatore Istituto Salvemini


I processi migratori caratterizzano la storia dell’umanità. Al pari del costituirsi di comunità stanziali, legate prima alle attività agricole e poi, in tempi recenti, all’industrializzazione, il nomadismo di interi gruppi umani da sempre caratterizza l’evoluzione delle società come delle stesse civilizzazioni.
Il quadro odierno, caratterizzato da una forte mobilità, indotta soprattutto da fattori legati allo svolgimento di guerre civili, alla crisi delle sovranità nazionali in diverse aree del mondo, ai rimescolamenti derivanti dall’impatto delle trasformazioni economiche, sta tuttavia ingenerando numerose preoccupazioni. La percezione condivisa è che il mutamento in atto possa tradursi sia in un ulteriore impoverimento di una parte rilevante della popolazione autoctona dei paesi europei come, per più aspetti, in una ibridazione irrisolta, dove i conflitti culturali, religiosi e, più in generale, identitari potrebbero originare un frazionamento delle società, a scapito dei livelli di integrazione raggiunti dal dopoguerra in poi.
Per affrontare quest’ordine di riflessioni, nell’ambito dell’incontro verranno messi in rilievo, con il ricorso alla cartografia e ai dati numerici, le dimensioni di flusso che stanno caratterizzando il fenomeno migratorio sia a livello planetario che nell’ampia area mediterranea e mediorientale.

All’inquadramento quantitativo si affiancherà una ricognizione sugli effetti di lungo periodo che lo spostamento di un grande numero di individui, volontario o coatto che sia, induce sulle società destinate ad ospitarli. Nel quadro delle dinamiche euro-mediterranee, l’incidenza dei movimenti migratori in corso è destinata infatti a misurarsi al medesimo tempo sulla composizione socio-demografica del nostro Continente come in quella dei paesi di origine.
Più in generale, si pongono una serie di questioni di fondo legate al problema del riconoscimento della specificità e delle peculiarità culturali di cui i migranti sono portatori e dell’impatto che queste hanno, ed eserciteranno, sulle società ospiti, contribuendo attivamente a cambiarne la fisionomia; sulla funzionalità o meno delle politiche di accoglienza e sul significato da attribuire all’esistenza di “società multiculturali”; sull’adeguatezza dell’Unione Europea rispetto ad un processo di lungo periodo che si qualifica come vera e propria sfida sociale e culturale agli equilibri interni alle nazioni che la compongono; sui percorsi di coesistenza e di differenziazione conflittuale all’interno dei medesimi luoghi e degli stessi spazi tra “noi” e “loro”.
Si tratta di un primo, sommario repertorio delle molteplici questioni che i “difficili percorsi della migrazione negli ultimi vent’anni” richiamano. La serata costituirà l’occasione per fare il punto della situazione e cercare di capire i trend di fondo che accompagnano l’odierna mobilità geografica e fisica di grandi gruppi umani.
Claudio Vercelli