lunedì 22 febbraio 2016


Mercoledì 16 marzo 2016
ore 20,30
Sala consiliare del Comune di Avigliana
p.zza Conte Rosso 7

La luce: viaggio
 ai confini della scienza”

Dott. Piero Bianucci
Giornalista e divulgatore scientifico


La luce è comunicazione: correndo nelle fibre ottiche di Internet collega miliardi di persone sparse in ogni parte del mondo.

La luce è energia rinnovabile: il Sole alimenta le celle fotovoltaiche, con il vento muove le pale eoliche, fa evaporare l'acqua che poi scende nelle condotte delle centrali idroelettriche.

La luce è vita: la fotosintesi sta alla base del mondo vegetale, che rappresenta il 97 per cento della biomassa esistente sulla Terra e mantiene il restante 2,5 per cento costituito dal mondo animale, umanità inclusa. Inoltre la luce è la “nostra” vita in quanto regola i ritmi circadiani e media tutti i nostri contatti con il mondo, dal micro al macrocosmo.

Sono alcuni tra i tanti buoni motivi che hanno indotto le Nazioni Unite a proclamare il 2015 Anno Internazionale della Luce.

Ma la luce sarebbe muta se non potesse proiettare ombre, se non ci fossero occhi e strumenti sempre più potenti per catturarla e cervelli per interpretarla. Vedere è importante, ma guardare lo è ancora di più perchè significa vedere in modo consapevole, vedere per capire il mondo.


Proveremo a fare insieme un viaggio nella luce che sarà anche un viaggio nella scienza e, inevitabilmante, nel nostro cervello.

1 commento:

  1. Un buon numero di persone ha partecipato alla Conferenza tenuta dal dott. Piero Bianucci avente per tema la luce ed i confini della scienza.
    La competenza, la semplicità e l'umiltà del Relatore sono subito apparsi evidenti.
    Non si é trattato di spiegare al colto pubblico l'ultima teoria nel mondo dei fotoni e delle onde elettromagnetiche, ma di accompagnarci a rivisitare concetti, apparentemente noti, ma ai quali mancavano alcuni dettagli e chiarimenti che Piero Bianucci ha saputo porgerci attingendo agli studi degli ultimi premi Nobel, assegnati in vari campi. La luce infatti, come ha ricordato Bianucci, attraversa tutti i saperi, dalla chimica alla fisica e alla fisiologia animale e vegetale.
    La nostra percezione visiva é dovuta al contrasto fra luce ed ombra ed é il messaggio che le attraversa.
    I confini del campo del nostro visibile sono interni allo spettro della luce, ma ne occupano solo una parte, ed é come se noi vedessimo attraverso il buco della serratura; il campo del visibile é una feritoia attraverso cui vediamo, ma il Relatore ha posto l'accento sul fatto che, pur avendo tali limiti, ormai siamo in grado di misurare tutto lo spettro del visibile e di utilizzare la luce in svariati campi come l'infrarosso nelle fibre ottiche, oppure le onde radio su banda a microonde dello spettro elettromagnetico nei GPS.
    La vita é aria intessuta con la luce, sosteneva Moleschott. Tale pensiero peraltro é comprensibile solo se ci si sofferma sulla conoscenza in dettaglio della fotosintesi clorofilliana, nella quale sei molecole di anidride carbonica (prese dall'aria) e sei molecole di acqua si combinano, grazie a 48 fotoni da 1,86 eV di luce solare, per formare una molecola organica di zucchero glucosio, liberando sei molecole di ossigeno. Tutto apparentemente banale, ma di complessità stratosferica e non ancora completamente chiarito, nei passaggi energetici di miliardesimi di miliardesimi di secondo, come un problema di quantistica.
    Ci vuole, a detta di Bianucci, un'attitudine più ampia che dia significato alla conoscenza, non si deve quindi guardare il mondo senza dargli significato, anche in modo poetico, e la tecnologia e la scienza devono stare dentro ad alcuni confini della società, ma a suo parere non ci devono essere confini per la libertà di studio e di ricerca. Si deve cercare sempre e poi decidere cosa fare di quanto si é trovato.
    La domanda che ci si é posti a lungo é: "la terra é un pianeta azzurro o un pianeta verde?"
    Non é azzurro, anche se dallo spazio così appare agli astronauti, ma verde perché sulla terra abbiamo 3000 miliardi di alberi ovvero 405 alberi per abitante, quindi é il pianeta dei vegetali che ci danno16000 tonnellate al sec di vita. Gli animali, e l'uomo fra di essi, sono ben poca parte della totalità dei viventi, infatti la biomassa é per il 97 per cento vegetale, ma la responsabilità dell'uomo é soprattutto legata alla necessità di non alterare gli equilibri complessi (vedasi il problema della sovrabbondanza di anidride carbonica) del sistema chiuso Terra.
    L'interessante conferenza si é conclusa con l'analisi dei cicli circadiani (cicli vitali collegati all' alternarsi del dí e della notte) nei vegetali e nell'uomo. Si é considerato infine l'impiego dei led a luce azzurra nella quotidianità delle persone e la possibilità che essi siano causa di disturbi nell'alternarsi del sonno e della veglia, conseguenti alla luce che emettono uguale a quella del cielo azzurro, che invita, se impiegati in locali dediti al sonno, al risveglio delle attività vitali giornaliere.
    Abbiamo quindi a disposizione una infinità di scoperte e di tecnologie in grado di migliorare la nostra esistenza se siamo in grado di valutare per ognuna gli aspetti positivi e negativi e di lavorare costantemente per il predominio dei primi sui secondi, convinti che valga sempre la pena di impegnarsi a tale proposito.

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