lunedì 14 novembre 2016

Mercoledì 23 novembre 2016  ore 20,45
Sala consiliare – P.zza Conte Rosso 7, Avigliana


"La trasformazione dei ruoli e delle identità
nella famiglia che cambia"

Fernando Botero, Una famiglia

incontro con
Dott.ssa Mirella Rostagno
Psicologa - Psicoterapeuta


La conferenza intende offrire spunti di riflessione sulle trasformazioni osservabili nell’attuale società a partire da un punto di vista psicoanalitico.
Già Freud aveva chiaro il legame tra psicoanalisi e società e l’ottica psicoanalitica è tuttora utile alla comprensione più profonda dei cambiamenti generazionali.
Il rapporto genitori -figli all’interno della famiglia è passato in poco tempo da uno stile educativo edipico ad uno stile educativo narcisistico. La funzione genitoriale esercitata è sempre più indipendente dall’identità di genere. La famiglia nucleare si affianca alla famiglia allargata e al contempo crescono le famiglie multiproblematiche.

La relatrice

1 commento:

  1. Con la riflessione sulla trasformazione dei ruoli e delle identità nella famiglia di oggi, CircolarMente ha avviato il primo dei due incontri programmati in collaborazione con l’assessore alle pari opportunità Rossella Morra all’interno del progetto “Impronte”, pensato per porre un argine alla violenza di genere intervenendo sulla prevenzione e offrendo alle donne la possibilità di uscire dall’isolamento attraverso un ampio ventaglio di occasioni ludiche, sportive e culturali. In entrambi i casi la scelta dell’associazione è stata quella di porre a tema le criticità ma anche le potenzialità del cambiamento, sia nel caso dello statuto familiare ( affidandosi alla competenza della dottoressa Mirella Rostagno, che ha maturato una lunga esperienza come psicoterapeuta e come perito e collaboratore del Tribunale dei minori di Torino) che per quanto riguarda la presenza delle donne musulmane nel contesto migratorio.
    In questo primo incontro dedicato alla famiglia ci si è interrogati in particolare su quale possa essere la stella polare di una navigazione certamente accidentata che la famiglia di oggi sta compiendo, nel passaggio fra il modello familiare della tradizione che aveva nella separazione fra adulto e bambino, nella differenziazione dei ruoli parentali e nella rigidità normativa la sua bussola, ad un modello potenzialmente più evoluto e plurale ma non del tutto privo di rischi: primo fra tutti, la mancanza di una chiara delimitazione dei confini fra lo spazio dell’affettività e quello delle regole di vita, fra l’adulto e il bambino, che si vorrebbe intesa ad un maggiore rispetto per l’individualità di quest’ultimo ma che di fatto non sempre risponde ai suoi veri bisogni di crescita. Sembra pertanto davvero urgente, secondo l’esperienza della relatrice, ritrovare un corretto indicatore di direzione in un ben inteso senso di responsabilità genitoriale, imperniato nel dovere dell’adulto di fornire un quadro coerente di regole credibili, che preveda peraltro ampi spazi di condivisione funzionali all’instaurazione di un patto educativo volto ad una progressiva conquista di autoregolazione da parte del bambino.
    Allo stesso modo, mentre costituisce un valore certamente molto positivo l’intercambiabilità dei ruoli parentali, che vede oggi le donne assumere funzioni che prima erano delegate agli uomini nel garantire la stabilità finanziaria della famiglia, aprendo ad essi nel contempo quelle funzioni di accudimento che le erano tradizionalmente assegnate - cosa che permette ad entrambi i sessi di acquisire un’identità più ampia e sfaccettata - diventa sempre più importante a suo giudizio lavorare sulla capacità di mediazione e di valorizzazione dell’altro. Questo non solo per aiutare i figli a costruire un’identità personale abbastanza forte da sostenere le spinte disgregatrici di una società basata sull’immagine, ma soprattutto per consentire a uomini e donne di affrontare insieme le sfide certo non facili della contemporaneità, di cui peraltro la dottoressa Rostagno ha saputo indicare anche le potenzialità positive restituendo a questo termine la sua pienezza di senso: qualcosa, cioè, che non esclude il pericolo e non ignora la difficoltà, ma muove le coscienze attivando quell’azione responsabile e resiliente che sa cogliere nelle sfumature importanti occasioni di evoluzione personale e sociale.

    N.B. = una relazione più articolata della conferenza è disponibile sul blog di CircolarMente, nella sezione “Agorà”

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