martedì 3 aprile 2018




Mercoledì 11 aprile 2018 – ore 20,45
Auditorium D. Bertotto – Scuola D. Ferrari
via Cavalieri di Vittorio Veneto 3

 MEMORIA 
 E TERRITORIO 



Egidio Dansero
Docente di Geografia politica ed economica
Università di Torino - Dipartimento Culture Politica Società
Docente di Cooperazione internazionale: spazi, approcci e politiche
Politiche del territorio e sostenibilità

Il rapporto “memoria e territorio” può essere affrontato da diversi punti di vista e a diverse scale di analisi (ad es. alla scala micro-locale, o a quella del rapporto tra identità e territorio nazionale), in relazione ai diversi significati e valenze attribuiti ai due termini e alla loro relazione. Il concetto di territorio, in particolare, va visto come insieme di relazioni che legano l’attore umano, individuale e collettivo, alla materialità dello spazio fisico, incessantemente trasformato dall’azione umana, sul piano materiale e simbolico. Non abitiamo l’ambiente, ma un territorio trasformato dall’azione umana che lo gestisce e variamente lo controlla. Questo territorio può essere visto allo stesso tempo come esito di trasformazioni precedenti, e quindi eredità e patrimonio che ci vengono affidati, ma anche progetto, esito di uno sguardo teso al futuro e che lasciamo alle generazioni a venire. La rilettura del territorio e la sua “messa in paesaggio”, per usare letteralmente un’efficace espressione utilizzata in contesto francofono, comporta sempre una relazione molto selettiva con il passato e con la sua memoria, individuale e collettiva. Tuttavia il territorio appare sempre meno capace di conferire stabilità alle relazioni, alla costruzione di processi di identificazione che contribuiscono a dare il senso di una comunità, a fronte di processi di globalizzazione che richiedono di saper pensare lo spazio come un flusso di reti che si agganciano alla materialità fisica del territorio e alle sue rappresentazioni simboliche.
Disastri ambientali, trasformazioni del territorio, ricercate e progettate o paventate e contrastate, delocalizzazioni e rilocalizzazioni di attività economiche, rimettono continuamente in discussione la relazione “memoria e territorio”, quanto si impara dal passato nel costruire un territorio, cosa rimane di questo passato e quale significato acquista nell’oggi. Pensiamo a come sia cambiato nel tempo il significato del Forte di Fenestrelle, da fortezza militare e prigione politica a monumento simbolo, così come le tante aree dismesse (da quelle militari a quelle industriali), talvolta problema, talvolta potenziale risorsa.

1 commento:

  1. N.B. = Nella pagina "Agorà" di questo blog è possibile trovare la sintesi della relazione tenuta dal Prof. Dansero

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